a cura di Mario Emanuele Fevola

© Graziano De Leo
KNOCKING ON HEAVEN’S BRO
Dylan, Clapton e 2pac tra fratellanza e fratricidio
cut up di Mario Emanuele Fevola
Mama take this badge off of me I can’t use it anymore It’s getting dark, too dark to see I feel I’m knockin’ on heaven’s door.1 Mamma, toglimi questo distintivo di dosso Non posso più usarlo Sta diventando buio, troppo buio per vedere Mi sento come se stessi bussando alla porta del paradiso
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“Considero come prima ipotesi che mio fratello, colui che mi è vicino biologicamente, con il quale condivido un retaggio familiare, culturale, storico, è anche quello che mi ricorda in modo più realistico che non so nulla dell’origine dell’umanità. È colui che mi fa sentire ogni giorno che la questione identitaria struttura con violenza la questione dell’angoscia legata alla castrazione… è colui che suscita in me il desiderio più grande di distruzione, che mi consentirebbe la forclusione, la rimozione, la denegazione di queste angosce… e la convinzione che io possa tramutare tale desiderio di distruzione in un legame, amore fraterno, finanche in un amore passionale…”2
Mama leave these tears on my face I can’t see it anymore It’s a shame, it's a dirty disgrace I feel I’m knockin’ on heaven’s door.3 Mamma lascia queste lacrime sul mio volto Non posso più vederle È una vergogna, è un’orribile disgrazia Mi sento come se stessi bussando alla porta del paradiso
You just better start sniffin’ your own rank subjugation jack ‘cause it’s just you against your tattered libido, the bank and the mortician, forever man and it wouldn’t be luck if you could get out of life alive.4 È meglio che inizi a percepire il tuo proprio stato di sottomissione, amico, perché sei solo contro il tuo desiderio sessuale logoro, la banca e il becchino, per sempre, e non sarebbe fortuna se riuscissi a uscire dalla vita vivo.
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“A un certo punto sapevo quello che mio fratello non sapeva. Che sotto la superficie del mondo c’era e c’era sempre stato un orrore mal trattenuto. Che al cuore della realtà alberga un abissale ed eterno demonium. Cosa che tutte le religioni comprendono. E che non se ne sarebbe andato. E immaginare che le funeste eruzioni di questo secolo fossero in qualche modo eccezionali o esaustive era semplicemente una scemenza.”5
I can’t lie, ain’t no love for the other side Jealousy inside, make ‘em wish I died Oh my Lord, tell me what I’m livin’ for Everybody’s droppin’ got me knockin’ on heaven’s door. [Only God can judge me, by 2pac feat. Rappin’4 Tay, All eyez on me, Columbia Record, 1996]6 Non posso mentire, non c’è amore per l’altro lato Invidia dentro, fagli desiderare che fossi morto Oh mio Signore, dimmi per cosa sto vivendo Tutti stanno cadendo, mi fanno bussare alla porta del paradiso
1 [Knocking on heaven’s door, by Bob Dylan, Album: Pat Garrett & Billy the Kid, Columbia Records, 1973] Bob Dylan realizza il singolo come colonna sonora finale del film. 2 [Psychology in evolutive age, J. Navelet, 2008, p. 235] 3 [Knocking on Heavens’s door, by Eric Clapton, The Definitive 24 Nights (1991), Bushbranch Studio Limits, 2023] Cover del 1980, il chitarrista britannico nel 1991 esegue una versione di KOHD durante il live al Royal Albert Hall di Londra. La composizione è una suite rock-reaggae. I versi sopra citati sono un’aggiunta dello stesso musicista al testo originale di Bob Dylan. 4 [Knocking on heaven’s door, by Guns ‘n Roses, Use your illusion II, Geffen, 1991] Nella loro versione del 1991, Axl Rose - leader dei Guns - aggiunge questi versi alla versione originale, recitati da una voce in sottofondo. 5 [Stella Maris, Cormac Mc Carthy, Einaudi, 2022, p. 104] 6 [Only God can judge me, by 2pac feat. Rappin’4 Tay, All eyez on me, Columbia Record, 1996] Il rapper americano 2pac ripropone per intero il titolo della canzone di Dylan, tra i versi di un suo brano. 2pac verrà ucciso a soli 26 anni durante un regolamento di conti tra gang afro-americane rivali.