Spiragli

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Non rimpiangere i tempi legati da amore

cut up dagli dagli Spiragli di: Clelia Attanasio, Francesco Spiedo, Antonio Esposito, Deborah D’Addetta, Maria Teresa Rovitto a cura di Fabiana Castellino © Marcello Chieffi In allarmata radura è uno spazio vuoto, ma vigile. Accoglie elementi diversi fra loro, affinché il nuovo si generi.  Attraverso la sottrazione delle parti più significative e profonde di alcuni […]

Stelle effimere. La vita nasce da mari profondi e da fuochi nuovi. Ipertesto

a cura di Aurora Dell’Oro © Alessia Spina Per raccontare le foreste occorre una lingua dimenticata La poesia di William Stanley Merwin In un vecchio documentario girato alla fine degli anni novanta, Merwin siede sulla veranda di casa. A dire il vero, della veranda si vede appena qualche trave di legno; il bordo di un […]

Stelle effimere. La vita nasce da mari profondi e da fuochi nuovi

di Hannah Dela Cruz Abrams traduzione di Aurora Dell’Oro © Alessia Spina In quei giorni eravamo sostenuti dall’acqua. Sono uscita da un abisso, dal mare più profondo del mondo. I miei genitori mi hanno cresciuta su una barca lunga tredici metri nell’emisfero australe. Per dodici anni, il mondo si depositava in salsedine sulla nostra pelle […]

Gli esseri umani a debita distanza: l’arte dell’invettiva in Bernhard e l’aggressività repressa. Ipertesto

un racconto di Gabriele Esposito © La caduta, Vittorio Ruglioni, 1978 Lei, noi – ma soprattutto voi – a debita distanza di Gabriele Esposito Ci chiamavamo Giulia Ferrari ed eravamo in tante. Non ci vedevate nemmeno. Non ci chiamavate mai. Altri invece pensavano di vederci e ci chiamavano, ma in modo maldestro: quando Giulia Ferrari […]

Gli esseri umani a debita distanza: l’arte dell’invettiva in Bernhard e l’aggressività repressa.

di Mauro Maraschi © Giudizio, Vittorio Ruglioni, 1978 Fin da bambino ho avuto difficoltà a manifestare la rabbia. Con il senno di un quarantaquattrenne, direi che la spiegazione più immediata coincide con quella più convincente e onesta: insicuro in quanto debole, avevo paura dello scontro fisico. Ricordo soltanto quattro occasioni nelle quali ho superato l’argine, […]

Ce l’hai un corpo? La prospettiva del regista e il desiderio dell’attrice in “Amor nello specchio” di Giovan Battista Andreini, regia di Luca Ronconi. Ipertesto

a cura di Fabiana Castellino Stefania Micheli nel ruolo di Florinda Estratti da “Amor nello specchio” di Giovan Battista Andreini Scena quarta Florinda: Bernetta cammina veloce; vedi, se quella gentildonna amica è nella Città, o se è alla villa, poiché per liberarmi da questa importunità d’houmini, voglio andar’à star seco, conforme il mio uso, cinque […]

Ce l’hai un corpo? La prospettiva del regista e il desiderio dell’attrice in “Amor nello specchio” di Giovan Battista Andreini, regia di Luca Ronconi

di Stefania Micheli © Federica Pamio Gli altri attori della compagnia non mi guardano. Sono artisti, hanno i vestiti trasandati e le cartine per le sigarette in tasca. Io sono una ragazza bionda che indossa un maglione di cachemire. Una che fa teatro per divertimento, che ha troppi privilegi per nutrire passioni. Non parlo con […]

Editing allo specchio: il dietro le quinte di “Le mie idee ingenue e cringe sull’editing” di Leonardo Ducros

di Livia Del Gaudio © Amirah Suboh «Lo scrittore [l’editor]  è come un idealista che risposa sempre la stessa donna.» Grace Paley Ne Il fuoco e il racconto di Giorgio Agamben leggo questo passaggio: «“Precario” significa ciò che si ottiene attraverso una preghiera […] ed è, per questo, fragile e avventuroso. E avventurosa e precaria […]