La consapevolezza dell’istante “Ti rendi conto insomma che per fare le cose bene – è soggettivo ma anche effettivo – ci vuole molto più tempo e tu non ne hai. Ne hai troppo poco, e quindi devi scegliere, selezionare, rinunciare. Il limite del quale facevi sfregio e che schernivi nella tua sontuosa irripetibile giovinezza, ora […]
Categoria: spiragli
Oratori intimi in foresta.
Tiziano Fratus Fino ad un certo punto, lungo il tragitto che separa, o che unisce, la soglia dei trenta e quella dei quarant’anni, il tempo ha avuto una certa discrezione: transitava, si consumava, ma mi lasciava il modo di lavorarci dentro, di aspettare, di tentennare, o di accelerare il più possibile. Potevo perdermi, deprecare tutta […]
Io sono Heathcliff, voi siete morti. Liberare la vita dalla dipendenza dai fatti. Ipertesto.
Philip K. Dick Philip K. Dick è diventato celebre come scrittore di fantascienza, tuttavia le sue opere si prestano a una lettura che va oltre i clichés della letteratura di genere. Nato nella fredda e ventosa Chicago, in Illinois, nel 1928, ma trasferitosi con la madre in California quando era ancora un bambino, si mette […]
Io sono Heathcliff, voi siete morti. Liberare la vita dalla dipendenza dai fatti.
di Sara Mazzini Io sono Horselover Fat, e sto scrivendo in terza persona per amore di obiettività. PHILIP K. DICK, Valis Io sono Heathcliff. EMILY BRONTË, Cime tempestose Ci sono due romanzi, Radio Libera Albemuth e Valis, che raccontano la medesima storia in due modi diversi. Ci sono due protagonisti in entrambi i romanzi, per un totale di quattro personaggi […]
Ai bambini si perdona tutto. Il puer aeternus nel cinema mainstream. Ipertesto.
Lolita Lolita di Vladimir Vladimirovič Nabokov esce nel 1955. C’è chi lo ama, chi lo odia, chi lo critica, chi lo rinnega, chi lo idolatra. Fatto sta che non esiste una via di mezzo, una reazione tiepida quando si parla di questo romanzo. Innanzitutto: “Lolita” parla di pedofilia? Istintivamente si potrebbe rispondere in modo affermativo, […]
Ai bambini si perdona tutto. Il Puer aeternus nel cinema mainstream.
di Deborah D’addetta Tra la vergine e l’uomo, affinché costui possa cader vittima della malia, dev’esserci un divario di diversi anni – mai meno di dieci. Lo diceva Vladimir Nobokov in Lolita. Una dichiarazione che potrebbe far inorridire, ma Luc Besson, osannato regista del film Léon, deve averlo preso in parola perché la storia di Matilda e […]
Sopravvivere alla catastrofe. Kurt Vonnegut e la scrittura del disastro. Ipertesto.
Mattatoio n.5 «E poi venne la primavera. Le miniere di cadaveri furono chiuse. Tutti i soldati andarono a combattere i russi. Nei sobborghi, le donne e i bambini scavavano trincee. Billy e gli altri del suo gruppo furono rinchiusi in una stalla. E una mattina si alzarono e scoprirono che la porta era aperta. La […]
Sopravvivere alla catastrofe. Kurt Vonnegut e la scrittura del disastro.
di Barbara Catalano Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte? La sentinella risponde: viene la mattina e viene anche la notte. ISAIA, Capitolo 21 di Tanakh, versetti 11 e 12 La nostra è essenzialmente un’epoca tragica, per questo ci rifiutiamo di viverla tragicamente. Il cataclisma ormai c’è stato, […]
Spesso ho pensato di aprirmi la gola. Ipertesto.
On being ill Mi siedo di fronte a uno specchio e tengo il busto ben inarcato. Alzo il mento. Con l’indice e il medio della mano sinistra mi tocco la gola alla ricerca del punto preciso, della fornace dove ogni mia parola brucia e si scioglie e si trasforma in un grumo di suoni inutilizzabili. […]
Spesso ho pensato di aprirmi la gola
di Riccardo Meozzi 1 Prima di quella disperazione non c’è nulla. Mi aggiro intorno a quel vuoto da tutta la vita. Cerco la memoria di qualcosa che non tornerà, ma in compenso ricordo con certezza l’anno in cui ho costruito la finzione che è andata a riempire quell’oblio: il 2010. Avevo quindici anni e un’identità […]